I vigili urbani scioperano contro il dirigente

TERAMO – Tre ore di sciopero per ogni fine turno per il 16 maggio. E’ l’agitazione indetta dagli iscritti al sindacato Diccap-Sulpm dei vigili urbani riuniti oggi nell’assemblea a cui ha partecipato anche il sindaco di Tera, Maurizio Brucchi. Lo hanno annunciato i segretari regionali e provinciale della sigla, rispettivamente Valter Falzani e Massimiliano De Nardis. Il motivo del contendere, il riposo compensativo del turno festivo infrasettimanale, previsto dal contratto di lavoro dei dipendenti pubblici, comunali in questo caso, ma non applicato ai vigili urbani per una interpretazione che sta contrapponendo le guardie municipali e il dirigente del personale, Fulvio Cupaiolo. Quest’ultimo si dichiara forte di un parere espresso dal ministero ma i sindacati replicano sottolineando un errore di richiesta: «Qui si parla di turni festivi infrasettimanli – dice Valter Falzani – non di festivi domenicali come intepretato dal dirigente. E’ strano che non capisca il nostro il inguaggio contrattuale: questo diritto dei lavoratori comunali, nel caso specifico vigili urbani, è stato sempre applicato quando lui, fino al 2010, è stato comandante del corpo. Non capiamo perchè da dirigente ha un diverso parere». «C’è il rischio di ledere un diritto costituzionale – ha aggiunto De Nardis – e di applicare una sperequazione rispetto agli altri dipendenti comunali che invece godono dell’astensione dal lavoro quando una festività cade in un giorno infrasettimanale e non di domenica». All’assemblea ha partecipato il sindaco Brucchi, che si è riservato dieci giorni per trovare una soluzione alla vicenda sindacale, non escludendo un ricorso diretto presso il ministero. Il sindacato forza i tempi e chiede che il primo cittadino avochi al direttore generale la gestione della materia, come previsto dalla legge sull’ordinamento locale. «Non escludiamo anche la richiesta di un procedimento disciplinare per il dirigente – aggiungono i sindacalisti Diccap Sulpm -, considerato che applica una interpretazione della legge tutta personale». Trascorsa con esito negativo la procedura di raffreddamento della vertenza sindacale, dunque, si passa allo sciopero e proprio nel giorno in cui Teramo vivrà l’assalto festoso e rombante di centinaia di equipaggi della Milla Miglia.